Il Consiglio del bilancio, l’ultimo del ’24, si è svolto il 19 dicembre e – come tutti quelli precedenti – ha visto l’approvazione sistematica e senza modifiche di tutti i punti dell’ordine del giorno presentati dal Sindaco e dalla Giunta di Casalecchio. Il Consiglio è durato oltre 7 ore.
Devo dire che ormai ci sto facendo l’abitudine … la Giunta propone, le Commissioni discutono e, a volte, propongono modifiche che vengono comunque respinte, l’iter si ripete in Consiglio e tutto viene approvato o respinto in blocco con il voto compatto della maggioranza (15) e il voto spacchettato – tra voti contrari, astensioni e anche qualche voto a favore – della minoranza (9).
E’ una liturgia che non conoscevo e – come tutte le buone liturgie – è difficilissima da modificare. E’ una liturgia che resiste anche alla modifica più profonda che le poteva capitare: quella di avere la “maggioranza della minoranza” (5 su 9 consiglieri) eletta non “contro” l’attuale governo della città ma “invece”.
In questi 6 mesi sono state avanzate molte proposte da parte della “maggioranza della minoranza” ma nessuna è stata ritenuta ricevibile, e questo non tanto perché in contrasto con il programma di governo – almeno questa è stata la mia percezione – ma perché provenienti “dalla parte sbagliata dell’aula” consigliare.
Ancora non sono convinto che l’equazione “maggioranza = governo, minoranza = opposizione” si applichi a tutte le situazioni, tantomeno a Casalecchio che ha vissuto una vicenda elettorale peculiare. Ma tant’é.
Vedremo come si svilupperà il 2025. Personalmente sono fiducioso (sono sempre fiducioso). Sono stati sei mesi faticosi, a volte frustranti, ma importanti. Al di là delle differenze di opinioni, e delle storie personali e delle esperienze pregresse e dei conflitti interpersonali che pur – mi pare – ci siano stati, si è comunque sempre riusciti a dialogare, il che – in questi tempi di polarizzazione estrema – è già essa stessa un’impresa.