Riprendo, a distanza di 10 mesi, uno dei temi che entrò tra i primi nell’elenco delle priorità: la Piazza del Popolo e la ricostruzione dell’ ex Albergo Pedretti.
La “storia” del Pedretti è molto antica, ed ha attraversato molte fasi, e nel corso del tempo molti passi sono stati fatti che, con il senno di poi, andavano pensati meglio. Resta il fatto che lo stato attuale della piazza davanti al Teatro Betti è … deprimente e tutte e tutti si aspettano che si restituisca a Casalecchio una Piazza del Popolo vivibile e attraente. Piazza del Popolo, appunto.
E’ un’equazione complicata, anzi è un sistema di equazioni da risolvere:
1) Non se ne può più del “buco” – sono troppi anni che quel luogo è inguardabile. Il “buco” è una sorta di ferita aperta
2) Chi ha diritti edificatori in quell’area ha tutti i diritti di vedere ripagati gli investimenti fatti e le spese sostenute
3) le attività commerciali della zona, già in sofferenza per le noti ragioni, non possono che trarre vantaggio da una soluzione attraente ed efficace per la frequentazione dell’intera area, che cambierà anche in virtù della copertura della Porrettana
4) Le cittadine e i cittadini di Casalecchio possono ben aspettarsi che la zona tra Teatro Betti e Casa della Conoscenza, si sviluppi in modo coerente con le strutture circostanti e rispettosa dell’ambiente verde.
Non sono mancati i progetti. e non mancano. Ora le cittadine e i cittadini di Casalecchio sanno quale sarebbe il punto di arrivo. Sanno cosa si troveranno davanti se il progetto attuale andrà in porto.
Una breve “storia architettonica”: Il Pedretti era così poi la piazza è diventata così
poi è apparso questo primo progetto (la torre)
e poi è diventato questo (il parallelepipedo)
che farebbe della piazza tra il teatro Betti e la Casa della Conoscenza una cosa così
Risulta onestamente difficile comprendere come si possa discutere di una soluzione del genere. Non è solo la crescente sensibilità al bello architettonico ma anche la netta percezione che la Casalecchio dei cittadini abbia bisogno di lavorare sulla sua capacità di attrazione, sul suo modello, sulla sua immagine a beneficio di chi ci abita e di chi ci lavora.
Le alternative ci sono. Parliamone Sabato 1 Febbraio