Dario Braga

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Controllo, prevenzione, rapidità di intervento

Question time in Consiglio Comunale del 23 gennaio 2025.
Episodi di aggressione da parte di gruppetti di giovani si stanno ripetendo con allarmante frequenza a Casalecchio di Reno, soprattutto presso i grandi centri commerciali o lì attorno. Zone che una/o pensava tranquille sono diventate insicure, o sono percepite come tali.

“Baby gang” è una pessima definizione ma che, purtroppo, ha “bucato” giornalisticamente e viene ormai associata a qualsiasi fenomeno che veda coinvolti gruppi di giovani e di giovanissimi in qualsiasi forma di comportamento ritenuto socialmente non accettabile. Tra repressione e allarmismo (che sfocia a volta nella psicosi) si genera una sinergia che rischia di ottenere esattamente l’effetto opposto … cioè quello di spingere gruppi di giovanissimi a radicalizzarsi nell’idea della “gang”, con tutto quello che ne consegue.

Ho già trattato il tema e non ci torno ma spaventa l’idea della dis-integrazione rispetto alle aggregazioni, alla “struttura sociale” e all’attività, persino quella scolastiche condivise con ragazzi e ragazze di pari età, per re-integrarsi in blocchi di giovani principalmente con connotato “etnico”, giovani che si riconoscono per lingua, per appartenenza a chat, e per frequentazioni indipendentemente dai luoghi di residenza.

La mia domanda di attualità non è tuttavia su questo tema. Ci è ben chiaro che l’amministrazione ha poteri molto limitati e apprezziamo l’impegno del Sindaco e del vice Sindaco ai vari tavoli della sicurezza.

Ci sono tuttavia cose che andrebbero prese in carico dall’ammnistrazione quali videosorveglianza e illuminazione dei luoghi.

Il primo punto è quello – annoso – delle telecamere – mi risulta che ce ne siano moltissime – ma non abbastanza – Dove non ci sono, vedi il collegamento meridiana-stazione Garibaldi dove pare sia avvenuta la più recente delle aggressioni, andrebbero installate. Attenzione però, le telecamere non presidiate da videosorveglianza rischiamo di essere poco utili perché – una volta analizzate ex post – mostreranno per lo più giovani incappucciati e irriconoscibili e comunque serviranno – appunto – ex-post – a “fattaccio” avvenuto, presupponendo un lavoro di indagine complicato a fronte di forze esigue.

Vorremmo sapere se le telecamere, almeno quelle nelle zone critiche, sono sorvegliate, e con quale presenza? Riteniamo infatti che, come altri Comuni, Casalecchio dovrebbe avere una stazione di  videosorveglianza presidiata in grado di monitorare i luoghi critici e allertare la PS o la PL o i CC per interventi in tempo reale ai primi segnali di pericolo.

E’ forse inutile sottolineare che risposte come “ronde auto-organizzate” sono molto pericolose: si sa dove si comincia ma non si sa dove si va a finire…

Chiedo anche di sapere perché alcuni sottopassaggi ferroviari (Via Pertini, Stazione Riale, Stazione Palasport) sono poco illuminati se non addirittura primi di illuminazione. Il sottopassaggio di Via Pertini che, ricordo, e il punto di collegamento dalla bazzanese al Salvemini è privo di illuminazione. Chiederei all’amministrazione – se non l’ha già fatto – di mappare i passaggi pedonali poco illuminati e di provvedere rapidamente per prevenire situazioni di potenziale pericolo.

A ognuno il suo mestiere. E questo non è il mio, ma non c’è bisogno di essere esperti di sicurezza per sapere che la prevenzione richiede riduzione/eliminazione dei punti più ovvi di rischio, controllo e rapidità di risposta.

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